Il Manifesto Valoriale di Anima Perugia presenta una visione articolata di una società fondata su valori di partecipazione, inclusione e sostenibilità. La democrazia si realizza attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi decisionali e nella comunicazione trasparente.
La cura della salute pubblica, il diritto al lavoro dignitoso, la valorizzazione della cultura e la tutela dell’ambiente sono elementi centrali per il benessere collettivo. Si promuovono inoltre inclusione e intersezionalità per contrastare le discriminazioni, una visione europeista per una casa comune solidale, e l’educazione alla pace come fondamento di ogni diritto.
Tutti questi principi concorrono alla costruzione di una comunità giusta, partecipata e coesa.
Anima è Partecipazione: perché gli strumenti e gli obiettivi siano condivisi
Partecipare rende concreta la democrazia. Partecipare significa immettere la propria persona in una cornice di senso, vuol dire sviluppare una cittadinanza attiva e consolidare il legame tra la società civile e le sue rappresentanze istituzionali. Partecipare significa informarsi, leggere e dar voce ai bisogni della comunità, farsi portavoce di queste istanze nelle sedi istituzionali, prendere parte alla definizione di tavoli di consultazione e di lavoro, studiare e promuovere eventi per comunicare e progettare insieme. Partecipare è monitorare e valutare gli interventi realizzati.
Anima è Comunicazione: perché la politica è un servizio
La politica è più forte se l’istituzione è sentita come più vicina. Il coinvolgimento attivo ai processi di governo favorisce la trasparenza, l’integrità e la responsabilità nei percorsi di crescita inclusiva.
Alimento primo di tale processo è la conoscenza, costantemente incrementata e aggiornata, sull’effettivo stato delle cose: la comunicazione e la documentazione sui percorsi decisionali da intraprendere diventano uno strumento di crescita civica diffusa.
Tutte le informazioni attinenti l’istituzione pubblica vanno diffuse con sistemi e metodi in grado di raggiungere ogni settore della cittadinanza, nelle forme e nei limiti delle prescrizioni di legge in materia di trasparenza e accesso agli atti.
Inoltre, poiché le discriminazioni sono collegate fra di loro anche da un punto di vista linguistico, occorre adottare uno stile comunicativo non ostile e rispettoso delle diversità culturali e di genere.
Anima è Cura: perché stare bene è un diritto
In un’epoca storica in cui la salute è al centro del dibattito pubblico e sociale, abbiamo il dovere di occuparci del benessere della nostra comunità. Azioni di educazione e prevenzione, insieme a servizi territoriali efficienti, possono costruire una società più sana e inclusiva. Il Servizio Sanitario Nazionale si basa sui principi fondamentali di equità, uguaglianza e universalità, che occorre tradurre in effettivo godimento di diritti, fornendo a ogni persona le possibilità di curarsi in maniera gratuita ed efficace.
Potenziare la sanità pubblica, in modo da incentivare sia chi opera nella sanità sia i/le pazienti a usufruire di servizi di alta qualità, senza dover ricorrere a cure private per carenza di prestazioni pubbliche adeguate.
Promuovere una sana cultura dello sport, in cui tutti e tutte abbiano la possibilità di usufruire dei valori e dei benefici di una vita sana, abbattendo ogni barriera, sia essa economica sociale o culturale.
Anima è Lavoro: perché ogni persona possa dare il proprio contributo
Riconoscere il valore del lavoro significa credere che ogni persona possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Investire su politiche del lavoro inclusive e sostenibili, promuovere collegamenti efficaci tra formazione e mondo del lavoro, tutelare il diritto a retribuzioni eque e dignitose sono i pilastri attorno ai quali costruire soluzioni efficaci ai problemi sociali. La tutela dell’iniziativa privata e del libero mercato deve armonizzarsi con la difesa dei diritti personali e degli interessi della comunità. Lo sviluppo deve essere sostenibile e sempre rivolto alla crescita delle persone più deboli, dell’ambiente e del patrimonio culturale.
Anima è Cultura: perché coltiviamo la storia, le arti, i saperi e vogliamo che la ricchezza sia condivisa
Il sistema culturale può e deve svolgere un ruolo cruciale nell’apportare innovazione, crescita personale, collettiva ed economica, nonché benessere all’intera comunità.
Come tale, promuove l’impegno nella cura, conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio storico, scientifico, artistico e monumentale.
La cultura si sostanzia con un robusto sostegno alle idee e ai talenti contemporanei, custodendo e valorizzando al tempo stesso ciò che la collettività ha ereditato dal passato.
In tal senso, occorre stimolare l’espressione e garantire la pluralità di voci ed energie creative del presente, contribuendo alla ricostruzione di una comunità viva, pulsante e aperta.
La cultura va intesa sia come volano di innovazione sociale e strumento di lettura e interpretazione della contemporaneità, sia come strumento centrale di politiche economiche e sociali attive e inclusive.
Cultura e turismo dovrebbero agire in sinergia, elevando gli standard di accoglienza e ospitalità con il contributo di tutti gli stakeholder del territorio.
In tal modo sarà possibile conservare l’eredità del passato e costruire un nuovo patrimonio da lasciare alle generazioni future.
Anima è Ambiente: perché dobbiamo sviluppare una società in armonia con la natura
I cambiamenti climatici hanno l’urgenza del qui e ora e non sono qualcosa che possiamo allontanare in un tempo futuro o in un luogo lontano da noi.
È necessario iniziare da subito a cambiare le nostre modalità di pianificazione e di progettazione del paesaggio per aumentare la resilienza della nostra città alle sfide che questi cambiamenti ci impongono, come quella del rischio idrogeologico e dell’isola di calore urbano, iniziando a fermare il consumo di suolo e a valorizzare la biodiversità del nostro territorio.
Una biodiversità che si declina anche nella produzione di un cibo sano e di qualità, una delle grandi ricchezze della nostra terra.
Inoltre, è necessario aumentare l’efficienza dei nostri sistemi di distribuzione dell’acqua, una risorsa sempre più preziosa, e migliorare il nostro ciclo integrato dei rifiuti, riuscendo a sviluppare delle filiere in grado di valorizzarli come materie prime seconde.
Anima è Inclusione: perché nessuna persona resti indietro
L’inclusione è un impegno concreto, un atto di giustizia sociale. Includere significa aprire porte laddove c’erano muri, abbattere le barriere che ci separano, accogliere chi è diverso e fare in modo che nessuna persona resti indietro.
Abbiamo bisogno di comunità che costruiscano speranze e non soffino sulle paure.
Quando la normalità diventa omologazione, si riversa sulle persone in modo violento, creando discriminazione ed esclusione.
La società che genera interpretazioni di disabilità, deficit, normalità, patologia, razzismo, abilismo, non può restare immutata. E’ questa stessa società che deve ripensare le sue pratiche, le sue politiche, le sue leggi, affinché ciascuno, indipendentemente dalla propria condizione, possa essere incluso/a a partecipare pienamente alla vita sociale, economica, politica e culturale del paese.
Anima è Intersezionalità: perché permette di comprendere come le diverse forme di discriminazione si intreccino, dando origine a esperienze uniche per ogni individuo
L’intersezionalità evidenzia come le discriminazioni non agiscano in modo isolato, ma si intreccino, dando origine a esperienze complesse di oppressione. Il contrasto a ogni forma di ingiustizia richiede un approccio sistemico, capace di valorizzare le voci delle persone marginalizzate e di promuovere politiche inclusive. La consapevolezza, la giustizia sociale e la solidarietà rappresentano principi fondamentali per costruire una società equa, in cui la diversità sia riconosciuta come valore. Attraverso formazione, advocacy e collaborazione con enti e movimenti affini, è possibile generare un cambiamento strutturale che incida sulle politiche pubbliche e riduca le disuguaglianze. La creazione di spazi sicuri e inclusivi, il monitoraggio costante dell’impatto delle iniziative e l’adattamento alle esigenze sociali sono strumenti essenziali per assicurare il rispetto dell’autodeterminazione e dell’inclusione. Superare le oppressioni intersezionali significa riconoscere e affrontare le barriere sistemiche, affinché ogni individuo possa partecipare pienamente alla vita sociale, politica ed economica, senza discriminazioni.
Anima è Europa: perché è la nostra casa comune
L’europeismo è un valore che riposa sul superamento dei conflitti che per secoli hanno segnato il nostro continente. Dopo le devastazioni delle due guerre mondiali, la costruzione europea ha gettato le basi per un’unione economica e politica duratura, che possa promuovere la cooperazione tra i popoli e il rispetto delle diversità. Credere nell’europeismo significa superare ogni forma di nazionalismo, sostenere un progetto di solidarietà e progresso per garantire pace e prosperità alle future generazioni. In ottica europea, la difesa degli interessi nazionali contempera gli equilibri internazionali, i valori condivisi e le strategie comunitarie per uno sviluppo socio-economico che non lasci indietro nessun popolo. L’Europa è davvero unita solo se costruisce un progetto sociale che difenda i diritti di tutte le persone, che includa le differenze e possa costituire la nostra casa comune.
Anima è Pace: perché è la premessa di tutti i diritti
Ripudiare la guerra significa operare per costruire la pace. Davanti a un mondo dilaniato dai conflitti e pervaso dalla violenza a tutti i livelli, occorre ribadire i dettami della nostra Costituzione e far tesoro degli insegnamenti di Aldo Capitini e Francesco di Assisi. Ripudiare la guerra e la logica delle armi come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e di costruzione di una presunta sicurezza collettiva; promuovere il dialogo e la cooperazione tra i paesi per un nuovo modello di sviluppo sostenibile e un benessere condiviso, unitamente al ripristino della giustizia e del diritto internazionale. Società davvero pacifiche e coese, che possano trovare soluzioni comuni alle grandi sfide globali del nostro tempo, si ergono su principi fondamentali, quali il rispetto di tutte le persone, la nonviolenza, l’accoglienza e la valorizzazione delle diversità, la solidarietà, la collaborazione e la partecipazione.
Per questo, l’educazione alla pace è una responsabilità costante e condivisa tra tutte le persone membre della comunità.